VICO E LA FILOPOESIA NELLA SCIENZA NUOVA
Un ideale e un monito per l’umanità
TERESA GALLUPPI
Roma, Bibliosofica, 2008
Formato cm 15x21, pagine 80, € 10,00 - ISBN 978-88-87660-19-7
Immagine di copertina: Giambattista Vico
(dalla copia esistente in Arcadia di un perduto ritratto di F. Solimena)
Una lettura diversa ed avvincente della Scienza Nuova, una storia della Storia. Teresa Galluppi ci propone un’appassionata rivisitazione degli snodi fondamentali del pensiero vichiano: dal carattere poetico alla Storia Ideale Eterna, dall’universale fantastico all’universale astratto.
Vestendo di volta in volta i panni del fanciullo curioso, attento ascoltatore del racconto della storia del mondo, dello psicologo – forse dello psicanalista – della letteratura, del critico estetico modernamente inteso, l’autrice, particolarmente nel secondo capitolo, ci travolge nel vortice inesorabile di una narrazione incalzante di eventi epocali per la nascita della civiltà umana. Racconto materiato – per dirla con Vico – di “sensi e passioni”, intessuto di “atti”, di “corpi”, di “imprese”: frutto di una spontanea e incoercibile adesione allo spirito del poeta della storia. Vico non è un pensatore obsoleto, retaggio sparuto e solitario di critici fuori moda. È – aldilà di ogni vieta retorica – un profeta per il nostro tempo, quasi un nume tutelare della civiltà odierna che egli innalza a sublime momento della Poesia universale.
TERESA GALLUPPI (Roma 1970) si è laureata in Estetica con il Prof. Edoardo Ferrario della Facoltà di Filosofia dell’Università di Roma “La Sapienza”.
Da sempre interessata alla letteratura, alla psicologia, alle arti figurative e più in generale allo “studio dell’umanità” scrive poesie e lettere romanzesche e si diletta ad organizzare incontri mondani per una vasta cerchia di amici.
Questo saggio è la sua tesi di laurea.
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