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LIBERALISMO UNITARIO
(Scritti  2007-2010)

LIVIO GHERSI

Roma, Bibliosofica, 2011
Formato cm. 15x21, pagine 336, € 12,00 - ISBN 978-88-87660-31-9

In qualunque Paese retto da liberi ordinamenti, è normale che si manifestino contrasti politici; che riguardano il modo di affrontare i problemi dell’oggi e le diverse visioni del futuro.
La non invidiabile caratteristica italiana è che i medesimi contrasti politici si trasferiscano pure nel campo storiografico, mantenendo tutto il loro carico di passionalità, fino ad arrivare a radicali negazioni della storia nazionale.
Questo libro difende l’Italia, lo Stato italiano unitario. Muove da un sentimento di rispetto e di riconoscenza nei confronti dei patrioti del Risorgimento che, a prezzo di durissimo impegno e di grandi sacrifici, riscattarono il nostro Paese dalla condizione di territorio dominato e sfruttato da potenze straniere e lo portarono allo stesso livello dei più progrediti Stati europei.

Nel biennio 1859-1860 successero eventi straordinari. Ad esempio, nessuno, a quel tempo, avrebbe potuto prevedere che uno Stato vasto e densamente popolato come il Regno delle Due Sicilie, dotato di un esercito apparentemente forte, almeno stando ai dati numerici, potesse sgretolarsi sotto l’urto di un migliaio di camicie rosse garibaldine, armate in modo inadeguato. Eppure i fatti parlano chiaro: tra lo sbarco a Marsala (11 maggio 1860) e l’ingresso di Garibaldi a Napoli, accolto come un trionfatore (7 settembre 1860), intercorrono appena 119 giorni. Evidentemente, il Regno borbonico cadde perché era marcio fino al midollo, minato dalla sfiducia, tradito in primo luogo da quanti, per i ruoli ricoperti, avrebbero dovuto sostenerlo e difenderlo.

La causa italiana poté giovarsi di uomini eccezionali: Camillo Benso di Cavour non fu secondo ad alcuno, in Europa, per capacità politiche e diplomatiche. Giuseppe Mazzini fece sì che l’idea italiana fosse avvertita con la forza di un credo religioso. Giuseppe Garibaldi, coraggioso e generoso, dimostrò agli Italiani che potevano vincere nei campi di battaglia. Un grande storico, di orientamento liberale, Adolfo Omodeo, ha scritto che quegli uomini nella loro elevatezza, nella loro passione italiana, costituirono il vero e maggiore patrimonio morale della Nazione. La stessa considerazione vale per quanti, noti e meno noti, ne condivisero gli ideali. Cavour, Mazzini, Garibaldi, non sono eroi convenzionali, ma sono stati uomini, con i limiti, i difetti, gli errori, propri di tutti gli esseri umani. Uomini sì, “ma uomini pieni, finalmente nati in un popolo che pareva morto”. I fautori della “Padania”, o i meridionali nostalgici dei Borboni, oggi riescono ad avere ascolto e trovare seguito là dove c’è un’ignoranza storica conclamata e compiaciuta di sé. A loro questo libro contrappone i solidissimi argomenti della storiografia liberale.
Oltre la comprensione dei fatti storici, restano i problemi dell’oggi. Dalla crisi economica, al debito pubblico, al dibattito sul federalismo, alla cattiva politica, variante di quella che un tempo fu definita partitocrazia. Analizzati da un punto di vista liberale. Il liberalismo, nella tradizione italiana, è cosa completamente diversa dall’anarco-capitalismo. Come ha bene insegnato Benedetto Croce, il liberalismo va distinto dallo stesso liberismo economico:infatti il primo termine, il liberalismo, ha un significato molto più ampio del secondo, avendo implicazioni di natura filosofica, politica, giuridica; è una concezione generale del mondo e della Storia.

LIVIO GHERSI è stato un funzionario dell’Assemblea regionale siciliana, con la qualifica di consigliere parlamentare. Oggi è un libero studioso di storia, filosofia, teoria politica.
Ha pubblicato due libri: Croce e Salvemini. Uno storico conflitto ideale ripensato nell’Italia odierna, Roma, Bibliosofica, 2007; Benedetto Croce e l’Unione democratica nazionale, Roma, Bibliosofica, 2008. Collabora con il periodico trimestrale Libro Aperto, Rivista di cultura liberal-democratica. Nel libro Liberalismo unitario sono raccolti nove saggi in precedenza pubblicati da Libro Aperto.